Quando si parla di climatizzatore ci si riferisce a un intero impianto a cui è assegnato il compito di regolare il clima dell’ambiente attraverso il raffrescamento dello stesso. Un apparecchio che viene utilizzato nel periodo estivo se in grado solo di immettere nell’ambiente aria fresca, anche in inverno nel caso in cui sia dotato di motore inverter che produce anche aria calda. Ad ogni modo la legge impone degli specifici obblighi per quello che riguarda la manutenzione dei climatizzatori; con la previsione di eventuali sanzioni nel caso in cui non si rispettino le indicazioni di legge.
Il controllo del climatizzatore, oltre ad avvenire una volta l’anno perché previsto dalla legge (D.lgs. 192/05 – DPR 74/2013 – EU 2016/426), è indispensabile per il corretto funzionamento dell’apparecchio e di tutto l’impianto.
L’obbligo di manutenzione dell’impianto
Come precedentemente affermato, la manutenzione dell’impianto di climatizzazione è obbligatorio per legge. Quando si prende contatto con uno specialista per il controllo del climatizzatore, non si sta procedendo esclusivamente per propria volontà, ma per un preciso obbligo di legge. Questo non vuol dire che dalla cura del proprio apparecchio, non si possano ricavare alcuni vantaggi.
Il decreto n. 74 del 2013 ha previsto la manutenzione obbligatoria dei condizionatori, questo per mantenere inalterata l’efficienza dell’elettrodomestico. Questo obbligo è vigente sia per quello che riguarda gli impianti di raffreddamento che quelli di riscaldamento, in qualsiasi tipologia di ambiente, che sia quello domestico, un ufficio, un negozio ecc.
Importante sottolineare come tutte le operazioni di manutenzione devono essere sempre eseguite da personale qualificato e competente, che abbia a disposizione i mezzi e le apparecchiature per procedere nella maniera corretta. A tal proposito è importante chiarire che quando si parla di manutenzione del climatizzatore, non ci si riferisce solo alla pulizia dei filtri, ma a 3 step differenti:
- controllo e verifica di tutte le componenti dell’apparecchio: quindi sia l’unità interna che quella esterna, entrambe esposte a una serie di elementi che ne possono alterare il funzionamento;
- pulizia dei filtri e di tutta la parte interna del climatizzatore: che deve avvenire con l’utilizzo di specifici prodotti in grado di eliminare non solo la polvere, ma anche eventuali agenti patogeni;
- controllo della presenza di eventuali perdite di gas e del livello dello stesso.
Azioni queste che permettono all’apparecchio di funzionare sempre nella maniera ottimale, evitando inutili consumi di energia, ma anche contaminazione dell’aria che si respira all’interno dell’ambiente.
I vantaggi dei controlli periodici
Procedendo con i controlli periodici degli impianti di climatizzazione, si evita di andare incontro alle sanzioni pecuniari che, come previsto dalla legge, possono ammontare a cifre che vanno dai 500 ai 3000 euro. Ma provvedere alla manutenzione dell’impianto, porta con sé una serie di vantaggi che non sono di poco conto.
Innanzitutto un impianto in salute permette un notevole risparmio a livello di consumi energetici. Quando il climatizzatore, i suoi filtri ed ogni sua parte, risultano perfettamente pulite, esso lavora in maniera regolare, senza sforzare eccessivamente le sue componenti e questo permette un notevole risparmio per quello che riguarda l’energia elettrica.
Altro elemento da non trascurare è la riduzione delle emissioni inquinanti, che vengono immesse nell’aria che si respira nel caso in cui la pulizia non sia stata svolta nella maniera corretta o non vi sia stata affatto.
Tutto questo si traduce, innanzitutto in un notevole risparmio in bolletta e in secondo luogo, nella protezione della propria salute, estremamente importante considerando che si tratta di polveri, batteri e sostanze potenzialmente allergeniche.
Le modalità di controllo
Come già detto in precedenza, occorre procedere con la manutenzione degli impianti di climatizzazione almeno 1 volta all’anno; anche se per quello che riguarda la pulizia dei filtri, potrebbe essere indispensabile procedere anche ad intervalli più brevi. A dover richiedere l’intervento di personale qualificato è il responsabile dell’impianto, che sia esso il proprietario dell’immobile, l’affittuario, l’amministratore di condominio o chiunque ne abbia il dovere.
Per tutti coloro che non metteranno in atto i controlli sono previste delle sonore sanzioni pecuniarie (D.lgs. 192/05 Art.7), con importi molto più elevati della spesa che occorre affrontare per il controllo del climatizzatore. Per poter avere la certezza che il controllo sia avvenuto nella maniera corretta, è importante rivolgersi a degli esperti tecnici del settore, che possano rilasciare una certificazione in merito a quello che è il corretto funzionamento dell’impianto.
Il controllo dovrebbe avvenire prima del periodo di utilizzo intensivo del climatizzatore, quindi si consiglia di procedere sul finire della primavera, quando si avvicineranno le giornate calde in cui l’elettrodomestico verrà utilizzato con maggiore frequenza. Un corretto controllo annuale delle apparecchiature permette di godere di maggiore comfort all’interno dell’abitazione, aria salubre e risparmio in bolletta.