L’efficientamento energetico degli immobili e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili sono uno dei punti salienti di un gran numero di interventi statali. Non è certo un caso se lo stato italiano ha pensato a una serie di incentivi per favorire la ristrutturazione dei vecchi impianti, ormai non più adatti al modo di vivere attuale. Uno degli incentivi proposti è il Conto Termico, che ad oggi va a rimpiazzare anche lo sconto in fattura e la cessione del credito.
In altre parole, il Conto Termico è un incentivo statale, grazie al quale è possibile ottenere un rimborso delle spese sostenute per gli interventi come ad esempio, l’installazione di un nuovo condizionatore.
A gestire la pratica ci pensa il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), soggetto preposto per agevolare l’accesso a tale strumento. Insomma un modo per riuscire ad intervenire sul proprio immobile, con un notevole risparmio sulle spese da sostenere.
I beneficiari
Possono avere accesso all’incentivo, presentando apposita domanda, i soggetti privati in quanto persone fisiche, condomini, soggetti titolari di reddito di impresa.
In maniera specifica i privati che hanno accesso a tale incentivo sono non solo i proprietari dell’immobile, ma anche gli affittuari, ovvero un qualunque altro soggetto che goda di un diritto reale o personale di godimento sull’immobile, qualora fosse stato autorizzato dal proprietario dello stesso. Soggetti che possono avvalersi dell’incentivo o in maniera diretta, ovvero chiedendo supporto a una terza persona specializzata. Considerando la complessità della pratica, la se onda è la strada più semplice da perseguire. In Italia tra le poche aziende che offrono un servizio gratuito per la gestione della pratica, la Kalorplus.
Il Conto Termico può essere applicato sugli edifici esistenti, ovvero su alcune parti di esse. Inoltre anche sulle unità immobiliari esistenti, qualsiasi sia la categoria catastale a cui esse appartengono. Non è invece possibile avervi accesso, nel caso in cui si tratti di nuove costruzioni.
In altre parole, è possibile richiedere di beneficiare degli incentivi previsti dal Conto Termico non solo per le abitazioni, ma anche per i locali commerciali, laboratori e capannoni.
Interventi agevolabili e percentuale di spesa applicabile
Come già visto in precedenza, la regolamentazione originaria per quello che riguarda il Conto Termico è stata nettamente modificata. In tale modifica sono stati aggiunti, una serie di interventi a quelli che sono i possibili lavori agevolabili. Inoltre sono state innalzate le percentuali di spesa che possono essere applicate, accorciati i tempi dei rimborsi e resta la procedura di richiesta molto più snella.
Innanzitutto sono compresi tra gli interventi che possono essere agevolati, quelli di sostituzione degli impianti di climatizzazione, con impianti a pompa di calore o che sfruttano energie rinnovabili. Inoltre:
- sostituzione di impianti di climatizzazione classici, con quelli a pompa di calore;
- Sostituzione impianti a biomassa;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con quelli a pompa di calore e con sistemi ibridi;
- Sostituzione di collettori solari termici.
Per quello che riguarda la percentuale di spesa incentivabile, essa si assesta su un massimo del 65% in base alle caratteristiche dell’impianto. Anche in questo caso sarà il GSE ad intervenire, basandosi sulle tabelle relative alla zona in cui è presente l’immobile.
L’incentivo non va a coprire solo l’acquisto dei nuovi apparecchi, ma tutte le spese sostenute per il loro impianto. Quindi sono comprese anche le consulenze specialistiche, eventuali opere murarie, l’acquisto dei materiali necessari e così via.
I tempi e le modalità di richiesta
La richiesta per poter beneficiare dell’incentivo, deve essere presentata entro e non oltre i 60 giorni dal termine dei lavori. I pagamenti avverranno poi entro 60 giorni dall’accoglimento della domanda.
Quest’ultima può essere avanzata dal soggetto beneficiario in maniera diretta, ovvero da un suo delegato. Questo può essere anche l’azienda che si occupa della vendita e dell’installazione dei nuovi apparecchi. Un servizio che però, in Italia, viene offerto da una sola azienda, come visto in precedenza.
La procedura per procedere in autonomia, si compone di molti step e può sembrare lunga e complessa. Innanzitutto ci si registra nell’Area Clienti GSE in cui inviare la richiesta in maniera telematica. Si sottoscrive il PortalTermico nella sezione Richiesta servizi dell’area clienti GSE, si inseriscono i dati dei soggetti coinvolti nell’ operazione e quelli dell’edificio. Successivamente si inseriscono anche i dati tecnici dell’intervento come la potenza degli apparecchi scelti, modello, marca ecc.
Si procede compilando in maniera dettagliata il modulo ed allegando eventuali documenti richiesti e prove fotografiche di quello che è il vecchio impianto presente. Importante allegare le fatture e le ricevute dei bonifici effettuati, prima di generare ed inviare la richiesta.
In conclusione occorre sottolineare l’importanza che i pagamenti vengano fatti con modalità tracciabili, nello specifico avvalendosi di bonifico nella quale causale occorre far riferimento al DM 16/02/2016, inoltre indicare il numero di fattura da pagare, il codice fiscale del responsabile e la partita IVA del professionista rivenditore o installatore dell’apparecchio.