Con il nuovo Decreto Legge n. 11/2023 del 16 febbraio 2023 non è più possibile usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura per quello che concerne la sostituzione delle caldaie e dei climatizzatori. Nonostante questo sono numerosi i bonus a cui è possibile accedere per poter apportare migliorie alla propria abitazione e quindi renderla molto più confortevole.
Qui di seguito una breve guida in merito a quelli che sono le possibilità ancora sfruttabili per poter installare un nuovo condizionatore, senza dover spendere somme eccessivamente elevate. In ogni caso, si consiglia, per maggiori informazioni, di rivolgersi a degli esperti del settore, che siano in grado di offrire la risposta giusta per ogni singola esigenza.
Numerosi bonus per diverse esigenze
Nonostante tale modifica della normativa in merito ai bonus per l’impianto di nuovi condizionatori, non manca la possibilità di sfruttare una serie di detrazioni. Ovviamente per avervi accesso si rivela indispensabile rispondere a quelli che sono i requisiti richiesti dalla legge stessa.
Innanzitutto quello che era noto come bonus 110% è diventato ora un bonus 90%, fatta eccezione per coloro che avevano presentato la CILAS (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus), entro novembre 2022, con date precise a seconda della tipologia di immobile.
Senza dimenticare poi, il conto termico 2.0.
Ognuno di loro può essere richiesto a seconda di quelli che sono gli interventi a cui si vuole sottoporre l’immobile. I bonus introdotti ormai da qualche anno, puntano a un netto miglioramento dell’immobile, sia sotto il profilo estetico che soprattutto termico e di efficienza energetica. Per ognuno dei bonus vigenti è però indispensabile rispettare alcuni specifici requisiti.
Superbonus dal 110% al 90%
Quindi la legge di Bilancio 2023 va a confermare la possibilità di accesso al Superbonus 90% per tutti i lavori che vengono seguiti sia su villette che abitazioni unifamiliari.
Ma possono accedervi anche gli edifici da 2 e da 4 unità immobiliari che hanno un unico proprietario o godano di comproprietà. A poter accedere a tale bonus sono tutti i proprietari di immobili, che siano persone fisiche o cooperative ovvero associazioni e società. Gli interventi previsti non sono solo quelli di installazione dei condizionatori, ma anche di lavoro di efficienza termica ed elettronica che riguardano le parti comuni dell’edificio ovvero le singole unità immobiliari oltre agli edifici unifamiliari.
Per poter usufruire del bonus resta comunque indispensabile andare ad intervenire su quella che è la classe energetica dell’immobile. È possibile andare ad usufruirne nel caso in cui si decida di andare a sostituire o comunque ad installare ex novo impianti di climatizzazione, che essi prendano o meno energia da fonti rinnovabili.
Per accedere al bonus 90% è indispensabile che vengano rispettati alcuni requisiti. Innanzitutto quelli indicati nel decreto requisiti che è stato pubblicato dal Ministro dello Sviluppo Economico. Occorre inoltre assicurare che l’edificio o comunque le sue unità immobiliari vedranno svolgere lavori di ristrutturazione che saranno in grado di migliorare la struttura di almeno 2 classi energetiche. O comunque sarà indispensabile dimostrare la possibilità di raggiungere la classe energetica più alta possibile.
Indispensabile l’asseverazione dei tecnici abilitati, volta ad attestare che si rispettino i requisiti minimi previsti e che le spese sostenute siano congrui con i lavori effettuati.
Conto termico 2.0
Diverso invece è il conto termico 2.0 il quale va ad incentivare l’incremento dell’efficienza energetica e quindi la produzione di energia termica dall’utilizzo di fonti rinnovabili, soprattutto per quello che riguarda gli impianti di piccole dimensioni. Sono i principali beneficiari le Pubbliche Amministrazioni ma che le imprese e i privati.
I soggetti privati sono in grado di accedere al Contro Termico per quello che riguarda specifici interventi, come la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione nuovi con funzionamento a pompa di calore. Inoltre se ne può usufruire per l’installazione di impianti solari termici che producono acqua calda sanitaria, ovvero per gli impianti di climatizzazione invernale.
Infine è possibile avere accesso al Conto Termico 2.0 nel caso in cui si voglia andare a sostituire i vecchi scaldacqua elettrici, con quelli moderni a pompa di calore.
Due sono le modalità che permettono l’accesso ai meccanismi di incentivazione. Nel primo caso possono avanzare richiesta i soggetti beneficiari in maniera diretta, nel secondo caso, questo avviene tramite quella che viene definita ESCo (Energy Service Company). Nel secondo caso, se il beneficiario ad avanzarne richiesta è una Pubblica Amministrazione allora si dovrà sottoscrivere un contratto di d’estrazione energetica. Nel caso in cui la richiesta è stata avanzata da soggetti privati, allora essi dovranno sottoscrivere un contratto di servizio energia.